“Sei unico e irripetibile”

Io e la mia classe, la 4° A del liceo delle scienze umane ed economico sociale, aiutati dal professor Damasco e dai volontari della fondazione Essere Umani abbiamo ideato un’attività per circa cinquecento bambini di alcune delle scuole primarie torinesi.
Questa attività a noi proposta e da noi stessi ideata rientra a far parte della Settimana Della Scuola: progetto alla quale la nostra scuola partecipa ormai da tre anni.
Durante alcune ore scolastiche abbiamo prima incontrato i volontari della fondazione, con i quali abbiamo analizzato il tema cardine delle nostre attività e giochi, poi siamo andati a visitare la struttura dove avremmo tenuto le nostre attività: ovvero il salone congresso della Chiesa del Santo Volto.
Il tema a noi assegnato è stato il talento, inteso come una vera e propria dote che si acquisisce in modo naturale e matura con noi durante la crescita, come ad esempio la capacità d’ascolto o la forza d’animo.
Per ideare e preparare le attività ci siamo divisi in coppie, ognuna delle quali era responsabile della propria attività e del proprio stand. In totale la mia classe aveva preparato 11 stand nei quali i bambini, accompagnati dai loro insegnanti, dovevano ruotare in due diversi turni. Ad ogni stand veniva proposto un gioco, seguito da una piccola morale e infine veniva consegnato il pezzo di puzzle. L’unione di tutti questi pezzi raccolti da tutte le classi dava origine alla frase “Sei unico e irripetibile”, frase che non devono conoscere solo i bambini, ma che tutt’ora gli adulti devono ricordarsi: tutti siamo “speciali”, ognuno con i propri pregi, difetti e talenti.
Per esempio il mio stand, ideato da me e dalla mia compagna Ginevra, era intitolato Patata bollente 2.0. L’obiettivo di questo gioco era passare la palla a tutti i compagni, senza dover escludere qualcuno dal gioco, e tener in conto la regola dei tre secondi: la palla doveva essere passata ad un altro compagno entro tre secondi altrimenti venivi bruciato da essa. Con questa nostra attività abbiamo voluto lasciare ai bambini che hanno giocato con noi il messaggio di non lasciarsi “bruciare” dall’egoismo, ma di essere sempre portatori sani di gioia, spensieratezza e coinvolgimento.
Questa esperienza, per noi tutti allievi del Liceo delle scienze umane ed economico sociale, è stata un’opportunità di arricchimento per il nostro piano di studi e per il nostro proprio bagaglio esperienziale.
Francesca Oliviero

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Mi chiamo Francesca Oliviero, ho 17 anni e frequento il Liceo delle Scienze Umane. Ho scelto il Maux per l’ambiente che mi circonda e per il mio interesse verso il sociale. In questo modo riesco a dare una mano al prossimo con la speranza di abbattere ogni sorta di pregiudizio. Ho deciso di partecipare alla redazione della mia scuola per due motivi: per la mia grande passione verso la tecnologia e per migliorare la capacità di esposizione dei miei pensieri.